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, della larghezza di 100-200 µ, che constano (Tav. 2a, fìg. 26) di un asse generalmente più chiaro, di colore giallognolo, attorno a cui è disposto un
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59. La patina dei denti (Tav. 2a, fig. 27), consta, oltre che di corpuscoli mucosi e di cellule epiteliche. di vari parassiti, cioè: 1o di batterî e
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modo da costituire una rete (Tav. 2a, fig. 28). Le maglie di quest’ultima ora sono larghe, ora vanno, per l’ingrossare delle trabecole della sostanza
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65. Al microscopio nel vomito si possono trovare (Tav. 4a fig. 36): 1.o cellule cilindriche della mucosa gastrica. Sono il più delle volte
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(Tav. 4a, fig. 38) si osservano:
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Nella fig. 40 (tav. 4.a) ho ritratto le uova che possono trovarsi nelle feci. Nella descrizione, che do qui sotto, le dimensioni delle uova furono da
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proglottidi. - La testa della taenia medio-canellata (Tav. 5a, fig. 42), invece, è più grossa (larga 2mm,5) dell’antecedente, è appiattita all’innanzi
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Tra i parassiti d’infima classe che si possono trovare nelle feci abbiamo anche degli infusori: 1.o il paramaecium coli (tav. 4, fìg. 41.) trovato da
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76. Meconio (Tav. 4a, fig. 39). - Nei rapporti medico-legali può tornar utile il conoscere la costituzione del meconio. La massa vischiosa, densa
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1.o Leucociti (Tav. 5a, fig. 44 a), componenti costanti dello sputo, da qualunque parte esso derivi. Ora essi vi si trovano ben conservati, coi
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irregolarmente poliedriche, o cubiche, od anche perfettamente sferiche. (Tav. 5a, fig. 50). Queste cellule sferiche sono specialmente numerose nel principio dei
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presentare anche delle forme rotonde, giovani, non giunte a completo sviluppo (Tav. 6a, fig. 59 b). Per l’epitelio vibratile, invece, la desquamazione
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disposizione che avevano nel polmone, cioè quando stanno disposte come a costituire una porzione più o meno estesa di parete alveolare (Tav. 5a, fig. 48).
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tutta facilità nella saliva; 2.o gocciole e granuli di grasso (Tav. 6.a fig. 58 a). Hanno pure contorni inarcati e centro brillante, ma meno delle bolle
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91. Nella pneumonite cruposa, (Tav. 5a, fig. 44) lo sputo di solito varia a seconda dello stadio della malattia; nel primo e nell’ultimo stadio esso
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, altre caliciformi, altre infine (Tav. 5a, fig. 50) ridotte ad un ammasso sferico, nucleato, e fornito di un ciuffo di ciglia, sovente ancora mobili (§ 80
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Questi cristalli (Tav. 6a, fig. 54) appartengono al sistema monoclinico, e presentano delle forme prismatiche e piramidali, il più delle volte a
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I lochi (Tav. 6a, fig. 55) variano d’aspetto a seconda del giorno in cui si esaminano dopo la loro comparsa. Nel 1.o giorno dopo il parto sono
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cellule epiteliche più giovani (Tav. 6a, fig. 59 b) cioè con forma tendente alla ovale o poliedrica, più bianche, a protoplasma più granuloso, a
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si esamineranno al microscopio in una goccia di glicerina. Si vedranno (Tav. 6a, fig. 56) le fibre fibrinose disposte fra i leucociti, e gli ammassi
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riconoscibili al microscopio, e da contribuire, quindi, a completare la diagnosi ad occhio nudo. La fig. 57 (Tav. 6a) ad esempio, rappresenta gli elementi
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Gli elementi morfologici del colostro (Tav. 6a, fig. 58) sono:
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racchiudente una parte nucleare (fig. 3a a' - Tav. 2.a fig. 15).
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epitelî renali è la grassa (Tav. 7a, fig. 73). Nel loro protoplasma si accumulano delle piccole goccioline lucenti, resistenti all’acido acetico, il numero
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112. a) Epitelî renali (Tav. 6a, fig. 60). - Studiati nel rene variano di aspetto a seconda del tratto di canalicolo che rivestono. Ora sono cellule
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114. c.) Epitelio dell’uretra maschile. - È un epitelio cilindrico, i cui elementi (Tav. 6a, fig. 66) sono molto allungati (26 µ), coll’estremità
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d) Epitelio vulvo-vaginale, dell’estremità dell'uretra maschile e del prepuzio. (Tav. 6a, fig. 59). - Di questo epitelio si trovano costantemente
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focolaio caseoso) appaiono deformati, angolosi, granulosi, con nuclei difficilmente dimostrabili (Tav. 2a, fig. 16). Se l’orina è fortemente alcalina
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122. I cilindri jalini (Tav. 7a, fig. 72) sono corpi di forma cilindrica, retti, curvi o variamente ripiegati, a margini regolari, diametro uniforme
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123. I cilindroidi (Tav. 7a, fig. 70 e 71) si distinguono dai cilindri or ora descritti specialmente per ciò, che quando sono sottili (1-2 µ) hanno
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, si notano specialmente due fatti: il modo in cui si dispongono i globuli rossi, e la coagulazione. I primi (Tav. 1.a fig. 2.a f), ad onta della loro
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è specifico della tubercolosi (può esser dato anche da un vecchio ascesso svuotatosi nelle vie orinarie) (Tav. 2a, fig. 16) e che non può che
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Peritonite " " 1018 Idrotorace meno che 1015 Ascite " " 1012 Anasarca " " 1010 Idrocefalo " " 1008,5 2.o Gli essudati emorragici rossi o rosso-bruni (Tav
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villosità pleuriche (Tav. 2.a fig. 14). La formazione di vacuoli, val quanto dire la degenerazione cistica delle cellule endoteliali, è un fatto
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Nei vecchi essudati sierosi non sono rari i cristalli di colesterina; frequenti nel siero dell’idrocele (Tav. 2.a, fig. 18). Negli essudati
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sostanza omogenea, elastica la quale offre questo di speciale che è stratificata (tav. 1, fìg. 10), sicchè, quando sia veduta su di una sezione, o in
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Cisti dermoide (Tav. 1a fig. 13) dell’ovario impiantata su di un tumore canceroso. - Venne osservato in una vecchia, fortemente emaciata, ricoverata
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Cisti sierose (Tav. 1a Fig. 11), multiple dell’ovario in una donna di circa 50 anni. Alcune erano grosse come una nocciuola; parecchie sorpassavano
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Cisti colloidi (Tav. 1a, (fig. 12), numerosissime, grosse, in media, da un pisello ad una noce. - Il liquido è denso, di aspetto colloide, filante
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vedere il nucleo (Tav. 2a, fig. 16). Nel coniglio il pus presenta di regola fino dal principio un aspetto caseoso. - Può anche succedere che i corpuscoli
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(Tav. 2.a fig. 17). - Esse trovansi quasi costantemente nel pus degli ascessi gengivali (BOETTCHER BOETTCHER, Virch. Arch. vol. 39, p. 512. e nel pus
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6.o Nel pus, specialmente se ha soggiornato a lungo nell’organismo (Fig. X), possono trovarsi dei cristalli laminari di colesterina (Tav. 2a fig. 18
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distinguono dai soliti ammassi di granuli di detritus per ciò, che sono disposti con una certa uniformità (Tav. 6a fig. 55 d), che resistono all
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1.o Microsporon furfur (Tav. 3a, fig. 29). - Fungo della pityriasis versicolor. - I suoi elementi stanno disposti fra le cellule appiattite dell
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46. 2.o Achorion Schoenleinii (Tav. 3a, fig. 30). - Fungo della tigna. I suoi elementi si infiltrano nell’epidermide e nei peli. Nella epidermide
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47. 3.o Trichophyton tonsurans (Tav. 3a, fig. 33 e 34). - (Gli elementi di questo fungo si moltiplicano nell’epidermide, dando luogo all’Herpes
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ammassi-scuri, granulosi, e molti pezzetti (Tav. 2a, fig. 20 a) poligonali, angolosi, scuri, granulosi, con spesso un punto chiaro verso il mezzo
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appare costituito da un micelio (Tav. 2a, fìg. 21), da cui si elevano delle ife poco articolate, terminate da basidî a forma di clava; su di questi
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trichine (Tav. 2a, fig. 22).
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affezione (Tav. 2a, fìg. 24), che passa spesso inosservata, e che è abbastanza comune, i peli della barba esaminati ad occhio nudo presentano 1, 2, 4 e più
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